mercoledì 16 settembre 2009

08. Gli inglesi

Alla fine della guerra (1945) la Gran Bretagna, esausta, deve assistere al rapido sgretolamento del suo impero coloniale e non svolge più il ruolo di prima potenza nel mondo. Essa si adatta alla nuova condizione, e lo fa nel rispetto della propria tradizione culturale, che è fedele ai principî liberal-democratici. Il piano di riforme attuato dai laburisti, che comprende un sistema sanitario nazionalizzato (1946) e un sistema di previdenza sociale (1948), cambia volto al paese e lo pone tra i più avanzati al mondo, anche se non riesce ad invertire il corso delirante dell’economia inglese. In politica estera, sebbene non sia più la prima della classe, la Gran Bretagna non rinuncia ad un ruolo di grande potenza e si dota di bomba atomica (1952) e di bomba H (1957). Nel 1979 sale al potere la signora Thatcher, con un programma che ha come scopo dichiarato lo smantellamento dell’apparato assistenziale e la revoca di ogni nazionalizzazione, al fine di consentire la crescita economica del paese. I fatti però dimostrano che la crescita economica non c’è, la disoccupazione rimale elevata e aumenta la povertà, così che la Thatcher decide di dimettersi (22.11.1990). La situazione sociale non cambia sotto il governo di John Major, che non viene riconfermato e, nel 1997, viene eletto il laburista Tony Blair.

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